Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36466 del 7 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36466PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'istituto della continuazione tra reati postula che l'agente si sia rappresentato e abbia unitariamente deliberato, almeno nelle loro linee essenziali, una serie di condotte criminose, e non si identifica con il programma di vita delinquenziale del reo, che esprime invece l'opzione dello stesso a favore della commissione di un numero non predeterminato di reati. È ipotizzabile la continuazione tra il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere e i reati-fine, a condizione che il giudice verifichi puntualmente che questi ultimi siano stati programmati al momento in cui il partecipe si determina a fare ingresso nel sodalizio; ragionando diversamente, si finirebbe per riconoscere una sorta di automatismo, con il conseguente beneficio sanzionatorio, per cui tutti i reati commessi in ambito associativo dovrebbero ritenersi in continuazione con la fattispecie di cui all'articolo 416-bis c.p. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della continuazione, deve verificare la sussistenza di un medesimo momento ideativo e di un comune progetto criminoso, non essendo sufficiente la mera appartenenza dell'agente ad un contesto associativo di tipo mafioso; inoltre, l'estemporaneità delle condotte criminose può escludere il vincolo della continuazione. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione si arresta alla verifica del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali che presiedono all'apprezzamento delle circostanze fattuali, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, purché questa sia adeguatamente motivata e immune da vizi logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/10/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI FABRIZIO AUGUSTO MANCUSO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. Pedicini Ettore, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
RITENUTO IN F…

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