Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29352 del 22 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29352PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, può legittimamente porle a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, purché tale valutazione sia sorretta da un'adeguata motivazione che dia conto delle emergenze processuali determinanti per la formazione del convincimento, senza che sia necessaria l'esplicita confutazione di ogni specifica deduzione difensiva, essendo sufficiente una ricostruzione complessiva dei fatti che conduca implicitamente al rigetto di tali deduzioni. Il giudizio sulla rilevanza e attendibilità delle fonti di prova è devoluto insindacabilmente ai giudici di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità, salvo il controllo sulla congruità e logicità della motivazione, non potendo il giudice di cassazione procedere ad una rivalutazione del fatto e del contenuto delle prove. Pertanto, le censure del ricorrente incentrate su una nuova rivalutazione di elementi fattuali e di mero merito sono inammissibili, non essendo evidenziabili vizi motivazionali tali da inficiare la correttezza della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DI PISA - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/03/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. CENICCOLA ELISABETTA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 08/03/2019 la Corte di appello di Torino confermava la sentenza emessa in data 13/12/2016 dal Tribunale di Cuneo in forza …

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