Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37890 del 31 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37890PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. si caratterizza per tre elementi essenziali: 1) un vincolo associativo, tendenzialmente permanente o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli delitti programmati; 2) una struttura organizzativa, anche minima, idonea a realizzare gli obiettivi criminosi; 3) l'indeterminatezza del programma criminoso, che lo distingue dal mero concorso di persone nel reato continuato. La prova dell'esistenza del sodalizio criminoso può essere desunta dalla commissione seriale di delitti rientranti nel programma comune e dalle loro modalità esecutive analoghe, che manifestano in concreto l'operatività dell'associazione. È sufficiente la predisposizione di un'organizzazione, anche minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti. Ai fini del reato di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. è sufficiente l'esposizione di una qualità personale a cui la legge ricollega specifici effetti giuridici, senza necessità di ulteriori precisazioni. Il compartecipe risponde del reato più grave commesso da altro concorrente, se lo ha previsto e accettato, ovvero se avrebbe potuto rappresentarselo come sviluppo logicamente prevedibile dell'azione concordata, facendo uso della dovuta diligenza. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in cassazione se non in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. Il diverso trattamento sanzionatorio riservato a coimputati, anche se correi, non costituisce vizio di motivazione, salvo che il giudizio di merito sul punto sia sostenuto da argomentazioni irragionevoli o paradossali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pie - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/11/2018 della CORTE APPELLO DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MESSINI D'AGOSTINI Piero;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MANUALI Valentina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 26/11/2018 la Corte di appello di Napoli confer…

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