Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13079 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13079SENT

Massima

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La domanda di condono edilizio presentata dal ricorrente, ai sensi del D.L. 269/03 convertito in legge 326/2003, relativa alle opere abusive oggetto dell'ordinanza di demolizione impugnata, determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione di tale provvedimento sanzionatorio, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto, in caso di accoglimento della richiesta di sanatoria, l'abuso verrebbe sanato ed estinte le relative sanzioni, mentre in caso di diniego, l'amministrazione dovrebbe comunque adottare un nuovo provvedimento sanzionatorio. Pertanto, l'attivazione del procedimento di condono fa venir meno l'interesse all'annullamento dell'originaria ordinanza di demolizione, determinando l'improcedibilità del ricorso.

Sentenza completa

N. 06706/2004
REG.RIC.

N. 13079/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06706/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6706 del 2004, proposto da:
Soc Derby Immobiliare a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Danilo Laurenti e Vincenzo Fortino, con domicilio eletto presso il primo in Roma, Piazzale Luigi Sturzo, 9;

contro

Il Comune di Roma, rappresentato e difeso per legge dagli avv.ti Andrea Magnanelli e Pietro Bonanni, dell’avvocatura di Roma capitale, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

dell’ordinanza in data 24 marzo 2004, n. 587 con la quale il Comune di Roma ha ingiunto la demolizione di opere abusive r…

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