Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22885 del 27 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22885PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il ricorso per Cassazione è inammissibile quando si risolve in una mera riproposizione dei motivi di appello già esaminati e ritenuti infondati dal giudice di merito, senza fornire una critica puntuale e specifica alla motivazione della sentenza impugnata. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile ai sensi degli artt. 581, comma 1, lett. c) e 591, comma 1, lett. c) c.p.p., in quanto privo dei requisiti di specificità richiesti dalla legge. Il giudice di legittimità, infatti, non può ignorare le argomentazioni esplicitate nella decisione censurata, senza incorrere nel vizio di mancanza di specificità del motivo di ricorso. Pertanto, il ricorrente che ripropone acriticamente le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate in appello, senza fornire una critica puntuale alla motivazione della sentenza impugnata, deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende, in considerazione dell'evidente inammissibilità del ricorso, facilmente evitabile attraverso la conoscenza di orientamenti consolidati nella giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata il 30.6.2011 dal tribunale di Macerata in composizione monocratica;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza pronunciata il…

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