Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 2076 del 2014

ECLI:IT:TARPA:2014:2076SENB

Massima

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La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità urbanistica ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 (già art. 13 della L. n. 47/1985) successivamente all'adozione di un provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere edilizie, rende tale provvedimento inefficace e determina l'improcedibilità dell'impugnazione del medesimo per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'istanza di sanatoria sospende gli effetti del provvedimento sanzionatorio fino alla definizione del relativo procedimento. Il giudice amministrativo, in presenza di tale situazione, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento di demolizione, in applicazione del principio secondo cui l'interesse a ricorrere deve permanere per tutta la durata del giudizio. Tale principio trova applicazione sia nel caso di istanza di accertamento di conformità urbanistica, sia nel caso di istanza di condono edilizio, in quanto entrambe le fattispecie determinano la sospensione degli effetti del provvedimento sanzionatorio fino alla definizione del relativo procedimento. Pertanto, la presentazione di un'istanza di sanatoria, sia essa di accertamento di conformità o di condono edilizio, comporta l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento sanzionatorio di demolizione, in ragione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente.

Sentenza completa

N. 01928/2014
REG.RIC.

N. 02076/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01928/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1928 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Palermo, via ((omissis)) N.94;

contro

Comune di ((omissis)) , non costituito;

per l'annullamento

- dell'ordinanza dirigenziale n. 10 del 15.4.14 con cui si ordina al ricorrente la demolizione entro 90 gg dalla notifica dell'ordinanza, delle opere edili;

- nonchè di ogni altro atto presupposto, consequenziale o connesso;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

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