Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51267 del 9 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51267PEN

Massima

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La violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, punita con la reclusione da uno a cinque anni, è soggetta al termine di prescrizione ordinario di sei anni. Tuttavia, qualora sia contestata la recidiva reiterata nel quinquennio, ai sensi dell'art. 99, comma 4, c.p., tale circostanza ad effetto speciale rileva ai fini della determinazione della pena e comporta un aumento di due terzi del termine di prescrizione, che pertanto non può essere inferiore a otto anni e quattro mesi. A tale termine si aggiunge quello ulteriore di proroga, legato alla presenza di atti interruttivi ex art. 161, comma 2, c.p., pari a due terzi, per un arco temporale massimo complessivo non superabile di tredici anni, dieci mesi e venti giorni, termine che non risulta ancora decorso alla data odierna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2017 del TRIBUNALE di GROSSETO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO CAIRO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con trasmissione atti al …

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