Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54563 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54563PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata nei confronti di un soggetto indagato per reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, incendio boschivo e detenzione illegale di arma, qualora sussistano gravi indizi di colpevolezza e concreti e attuali elementi che giustifichino le esigenze cautelari. In particolare, la sussistenza dei gravi indizi può essere desunta dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, che dimostrino la partecipazione dell'indagato alle attività della cosca mafiosa, il suo ruolo esecutivo nell'ambito dell'associazione, la sua condotta estorsiva nei confronti di imprenditori e la sua responsabilità nell'aver cagionato l'incendio di una zona boschiva, nonché il possesso illegale di un'arma da fuoco. Inoltre, l'aggravante del metodo mafioso e del favoreggiamento di un'associazione mafiosa può essere riconosciuta quando emerga che l'indagato abbia agito in base alle direttive dell'organizzazione criminale, spendendo il nome dei suoi esponenti e compiendo atti strumentali all'esercizio della forza intimidatrice dell'associazione. Infine, la sussistenza e l'attualità delle esigenze cautelari, anche in relazione a fenomeni mafiosi storicamente radicati, deve essere valutata dal giudice in concreto, tenendo conto di elementi quali i precedenti penali dell'indagato, la mancanza di significatività del tempo trascorso dai fatti e la persistenza del pericolo di reiterazione dei reati, nonché delle necessità di verificare i fatti intimidatori e di prevenire la commissione di ulteriori gravi delitti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/01/2018 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l…

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