Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27875 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27875PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. si configura quando l'agente pone in essere una serie reiterata di condotte moleste e persecutorie, idonee a cagionare nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e di paura, ovvero a modificarne le abitudini di vita. La condotta persecutoria, anche se non violenta, deve essere valutata nel suo complesso, essendo sufficiente la reiterazione di due sole condotte tipiche per integrare il reato. L'evento richiesto dalla norma, ossia il grave e persistente stato di ansia e di paura ovvero il mutamento delle abitudini di vita della vittima, deve essere il risultato della condotta persecutoria nel suo insieme, anche se può manifestarsi solo a seguito dell'ultimo atto persecutorio, in quanto dalla reiterazione degli atti deriva nella vittima un progressivo accumulo di disagio che, solo alla fine della sequenza, degenera in uno stato di prostrazione psicologica. Il dolo del reato è di tipo generico, consistente nella volontà di porre in essere le condotte di minaccia e molestia nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice, e può realizzarsi in modo graduale, non essendo necessario che l'agente si rappresenti e voglia fin dal principio la realizzazione della serie degli episodi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 556/2014 CORTE APPELLO di ANCONA, del 30/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, dott. Agnello ROSSI, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS) ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con senten…

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