Cassazione civile Sez. III sentenza n. 1677 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1677CIV

Massima

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Il danneggiato che agisce in giudizio per il risarcimento dei danni subiti a causa di un sinistro stradale ha l'onere di provare l'esistenza del fatto storico e il nesso di causalità tra l'oggetto asseritamente pericoloso e il danno subito. Tale onere probatorio non può essere capovolto, imponendo al custode la prova liberatoria del caso fortuito, se non dopo che il danneggiato abbia assolto il proprio onere di allegazione e prova. Pertanto, il giudice di merito, ove ritenga che il danneggiato non abbia fornito la prova del nesso causale tra il danno subito e la presunta situazione di pericolo della strada, può legittimamente rigettare la domanda risarcitoria, senza che ciò integri una violazione delle regole sulla ripartizione dell'onere della prova di cui all'art. 2051 c.c. La valutazione della prova, in particolare della documentazione prodotta, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - Presidente

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. RUBINO Lina - Consigliere

Dott. CIRILLO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 22227/2012 proposto da
(OMISSIS) (OMISSIS), domiciliata ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) con studio in (OMISSIS) giusta procura speciale in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA, in persona del legale rappresentante pro tempore e Presidente Dott. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (…

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