Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti da Eni Rewind S.p.A. avverso il provvedimento di riacquisizione di aree industriali da parte del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari ai sensi dell'art. 63 della L. n. 448/1998, nonché avverso la concessione di finanziamenti pubblici per la realizzazione di un progetto di produzione di idrogeno verde su tali aree, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il trasferimento di proprietà di aree industriali in favore di Eni, avvenuto ex lege, non preclude l'esercizio del potere di riacquisizione da parte del Consorzio Industriale ai sensi dell'art. 63 della L. n. 448/1998, qualora si verifichino i presupposti di legge, in particolare l'inerzia ultratriennale del proprietario nello svolgimento di attività industriali o produttive sulle aree. 2. Le attività di bonifica ambientale dei suoli e della falda, pur rilevanti, non possono essere considerate attività produttive idonee ad escludere l'inerzia del proprietario, rappresentando invece meri obblighi giuridici gravanti su di esso in quanto responsabile dell'inquinamento. 3. Il progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico, non ancora sottoposto ad avvio procedimentale per i necessari provvedimenti amministrativi, non può essere qualificato come attività produttiva idonea a dimostrare l'insussistenza dell'inerzia del proprietario, in assenza dei requisiti di serietà e concretezza richiesti dalla giurisprudenza. 4. La mancata revisione e modifica della pianificazione territoriale vigente non è decisiva ai fini della valutazione di legittimità del provvedimento di riacquisizione, atteso che il potere di cui all'art. 63 cit. può essere esercitato dal Consorzio in presenza dei presupposti di legge, a prescindere dalla compatibilità con la pianificazione. 5. Il ricorso avverso il provvedimento di concessione di finanziamenti pubblici per la realizzazione di un progetto su aree oggetto di riacquisizione è inammissibile per difetto di interesse della ricorrente, in quanto tale vicenda è autonoma e irrilevante rispetto alla legittimità del procedimento espropriativo.