Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45945 del 14 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45945PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità dei fatti commessi, dalle modalità insidiose della loro commissione e dalla personalità dell'imputato, caratterizzata da un inserimento stabile in un circuito criminale di rilevante spessore, può giustificare il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di elementi allegati dalla difesa, quali il periodo di detenzione già sofferto, la disponibilità di un domicilio idoneo e l'applicazione del braccialetto elettronico, il corretto comportamento tenuto nel processo e in carcere, il proscioglimento per uno dei reati pendenti, la giovane età e le disagiate condizioni socio-economiche, qualora tali elementi siano ritenuti recessivi rispetto al quadro cautelare complessivo. Infatti, il mero decorso di un periodo di carcerazione cautelare non assume di per sé rilievo come fattore di attenuazione delle esigenze cautelari, esaurendo la sua valenza soltanto nell'ambito della disciplina dei termini di durata massima della custodia, mentre la valutazione dell'adeguatezza della misura domiciliare, anche se assistita dal presidio elettronico e da altre prescrizioni limitative, deve tenere conto delle modalità attraverso le quali è stata organizzata l'attività delittuosa, che possono dimostrare l'inadeguatezza di tale misura a fronteggiare il pericolo di recidiva, in considerazione della capacità di autocontrollo richiesta all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 17/06/2021 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lettieri Nicola, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato o, in subordine, dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimen…

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