Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7192 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:7192SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985 sospende il procedimento sanzionatorio per l'abuso edilizio, rendendo illegittima l'ordinanza di demolizione emessa prima della definizione della procedura di sanatoria. Ciò anche al fine di evitare l'inconveniente di determinare la demolizione di manufatti che potrebbero essere successivamente sanati. L'ordinanza di demolizione non può essere considerata come implicita reiezione della domanda di condono, in assenza di elementi testuali che lo indichino espressamente, essendo sufficiente il mero richiamo all'esistenza di un vincolo paesaggistico sull'area interessata. Il principio di proporzionalità impone di sospendere l'esecuzione coattiva dell'ordine di demolizione fino alla conclusione del procedimento di condono, al fine di salvaguardare l'interesse privato del proprietario in attesa della definizione della sua istanza di sanatoria.

Sentenza completa

N. 00576/1995
REG.RIC.

N. 07192/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00576/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 576 del 1995, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

Comune di Roma, in persona del suo legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento n. 1460 del 25 ottobre 1994 di sospensione lavori, demolizione di opere abusive e immissione in possesso.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di R…

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