Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53657 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53657PEN

Massima

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Il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, pur essendo distinto dalla sospensione condizionale della pena, non può essere automaticamente concesso al condannato, dovendo il giudice valutare, ai sensi dell'art. 133 c.p., tutti i criteri di commisurazione della pena, tra cui i precedenti penali e di polizia, senza poter fare riferimento ad elementi ad essi estranei. Pertanto, il diniego di tale beneficio, motivato con il richiamo ai precedenti dell'imputato, i quali denotano una volontà di sottrarsi agli accertamenti di polizia e giudiziari, non costituisce violazione di legge, essendo tale valutazione rientrante nel prudente apprezzamento del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. MACCHIA Alber - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3226/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 21/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 21 gennaio 2014, la Corte di appello di Genova ha confe…

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