Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48547 del 16 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48547PEN

Massima

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Il custode giudiziario che deteriora o sottrae i beni oggetto di pignoramento commette il reato di cui all'art. 388 c.p., anche qualora non sia provata la sua piena consapevolezza dell'esistenza del vincolo reale sul bene, essendo sufficiente la mera conoscenza del suo stato di custodia. La valutazione delle risultanze probatorie, compresa la possibilità che il bene rinvenuto fosse effettivamente quello pignorato, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, la cui decisione è insindacabile in sede di legittimità ove sorretta da motivazione congrua e razionale, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2014 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Sost. proc. Gen. Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avv. (OMISSIS), che conclude per l'accoglimento del ricorso.
RI…

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