Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22293 del 18 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22293PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di bancarotta fraudolenta si configura quando l'amministratore di una società in stato di insolvenza distrae o dissipa il patrimonio sociale, sottraendolo alla garanzia dei creditori, anche attraverso operazioni di compravendita fittizie o sottovalutate, ovvero quando protrare l'attività d'impresa in assenza delle procedure concorsuali previste aggrava la situazione economica e finanziaria della società. L'accertamento di tali condotte illecite, che integrano il delitto di bancarotta fraudolenta, non richiede necessariamente una prova diretta dell'intento fraudolento, essendo sufficiente la dimostrazione oggettiva della distrazione o dissipazione patrimoniale in danno della massa creditoria. Inoltre, il reato di associazione per delinquere si configura quando più soggetti si organizzano stabilmente al fine di commettere una pluralità indeterminata di reati, anche attraverso l'utilizzo di strutture societarie, anche estere, riconducibili agli associati, volte a depredare il patrimonio delle società operative. In tali casi, il ruolo di fondatore e direttore del sodalizio criminoso è sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, a prescindere dalla sua partecipazione diretta alla realizzazione dei singoli reati-fine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/05/2017 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTOFANTI FRANCESCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso; udito l'avvocato (OMISSIS), in difesa della parte civile (OMISSIS) S.p.A., che ha concluso riportandosi alla memoria gia' depositata e rimettendosi alla Corte …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.