Il Comune, dopo aver rilasciato in passato autorizzazioni alla vendita di quotidiani e periodici sul suolo pubblico a favore di precedenti titolari dell'edicola, senza richiedere la previa voltura della concessione di suolo pubblico, non può negare l'autorizzazione all'attuale acquirente dell'edicola, determinando in tal modo un ingiustificato affidamento e una disparità di trattamento. Ciò in quanto, in assenza di provvedimenti di annullamento o di irrogazione di sanzioni per occupazione abusiva nei confronti dei precedenti titolari, l'Amministrazione comunale deve ritenersi aver implicitamente riconosciuto la validità della concessione di suolo pubblico originariamente rilasciata, in applicazione della norma transitoria di cui all'art. 234 del Codice della strada. Il diniego di autorizzazione alla vendita, fondato sull'assenza di una concessione di suolo pubblico intestata al ricorrente, risulta pertanto illegittimo per contraddittorietà dell'azione amministrativa e per disparità di trattamento. Ciò comporta la responsabilità dell'Amministrazione per i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali subiti dal ricorrente a causa dell'impossibilità di avviare l'attività di vendita di giornali.