Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3519 del 27 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3519PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si distingue dal reato di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. per la modalità attraverso cui l'associazione si manifesta concretamente, caratterizzandosi per l'utilizzo da parte degli associati dell'intimidazione nascente dal vincolo associativo e per la condizione di assoggettamento ed omertà che si instaura nei confronti dei terzi, sia all'esterno che all'interno dell'associazione. La tipicità del modello associativo mafioso risiede quindi nell'impiego del metodo mafioso, ovvero nell'utilizzo della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle conseguenti situazioni di assoggettamento e omertà, a prescindere dagli scopi specifici che l'associazione intende perseguire, i quali possono anche riguardare attività lecite. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., è necessario accertare l'effettiva sussistenza di tali elementi, quali la stabilità del sodalizio, la divisione dei compiti, l'esistenza di una cassa comune, l'espansione dell'attività criminale, l'utilizzo di metodi violenti e intimidatori, la disponibilità di armi, nonché il ruolo e le incombenze di ciascun associato. L'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991 è conseguenza diretta dell'accertata operatività del sodalizio criminoso di tipo mafioso, essendo compatibile con le ulteriori aggravanti previste per i reati-fine, come l'aggravante di cui agli artt. 628, comma 3, n. 3 e 629, comma 2 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesc - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4009/2007 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 25/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per l'ann…

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