Il diritto di accesso ai documenti amministrativi spetta a chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Tale diritto deve essere garantito anche quando la conoscenza dei documenti amministrativi sia necessaria al singolo per curare e difendere i propri interessi giuridici, senza che tale interesse debba necessariamente coincidere con quello all'impugnazione. Il diniego di accesso può essere opposto dall'Amministrazione solo con provvedimento motivato in relazione alla salvaguardia degli interessi di cui all'art. 24 della legge 241/1990 e con riferimento all'art. 8 del D.P.R. 352/1992. È pertanto illegittimo sia un diniego immotivato, sia l'omissione di ogni provvedimento sulla richiesta, ovvero l'elusione della richiesta di accesso con risposte non esaurienti. Quando l'interesse del richiedente sia collegato ai documenti richiesti e non risultino profili di riservatezza, l'Amministrazione è tenuta a consentire l'accesso, senza che i documenti richiesti possano rientrare in alcuna delle categorie sottraibili all'accesso.