Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51238 del 9 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51238PEN

Massima

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Il carattere mafioso di un'associazione criminale può essere desunto dalla sussistenza di una struttura organizzata, gerarchicamente ordinata, con vincoli di affiliazione e di omertà, che si avvale della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo per il perseguimento di finalità illecite, anche attraverso il compimento di delitti-scopo, l'esercizio di attività economiche e il controllo del territorio. L'appartenenza all'associazione mafiosa può essere provata attraverso elementi indiziari quali la conoscenza dell'organigramma e della struttura organizzativa, la partecipazione a riunioni e summit, il conferimento di "doti" e gradi gerarchici, i rapporti con esponenti di vertice, la disponibilità di armi, nonché il compimento di atti intimidatori e delittuosi finalizzati al rafforzamento del sodalizio. La consapevolezza del carattere armato dell'associazione mafiosa può essere desunta anche in via presuntiva, in ragione del notorio carattere armato di tali organizzazioni criminali. La mancata concessione delle attenuanti generiche può essere motivata con riferimento alla gravità del fatto, alla pericolosità sociale dell'imputato e all'assenza di un comportamento processuale meritevole, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PACILLI G. A.R. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. TOCCI STEFANO;
Il Proc. Gen. deposita la se…

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