Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42420 del 17 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:42420PEN

Massima

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La condotta lesiva realizzata mediante l'utilizzo di un oggetto, anche di uso comune e privo di apparente idoneità all'offesa, integra la circostanza aggravante dell'uso di uno strumento atto ad offendere di cui all'articolo 585, comma 2, numero 2, del codice penale. Il possesso di un oggetto qualsiasi cessa di essere "giustificato" quando esso sia utilizzato come strumento di aggressione fisica, indipendentemente dalla sua classificazione formale come arma impropria. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare la sussistenza di tale circostanza aggravante, anche in assenza di un espresso richiamo nell'imputazione, qualora emerga in concreto l'utilizzo di un oggetto come mezzo per realizzare la condotta lesiva. La motivazione della sentenza che ometta tale valutazione risulta affetta da violazione di legge, rendendo necessario l'annullamento della decisione con rinvio al giudice competente per il nuovo esame della questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2023 del TRIBUNALE di COSENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TIZIANO MASINI;
Il procedimento e' stato trattato in forma cartolare, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre …

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