Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8266 del 9 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8266PEN

Massima

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La minorata difesa della vittima di età avanzata, quale circostanza aggravante ai sensi dell'art. 61, comma 1, n. 5 c.p., non si configura automaticamente per il solo dato oggettivo dell'età della persona offesa, ma richiede una valutazione da parte del giudice circa la sussistenza di una effettiva condizione di vulnerabilità e fragilità della vittima, tale da aver agevolato la condotta criminosa. Pertanto, il riconoscimento di tale aggravante presuppone l'accertamento di specifici elementi fattuali che dimostrino come l'età avanzata della vittima, unitamente ad altre circostanze, abbia concretamente diminuito le sue capacità di reazione e difesa, facilitando l'azione delittuosa dell'agente. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, deve quindi considerare non solo l'età anagrafica della persona offesa, ma anche le sue condizioni psicofisiche, il contesto in cui si è realizzato il reato, nonché le modalità della condotta criminosa, al fine di verificare se effettivamente l'età avanzata abbia costituito un fattore di agevolazione per l'autore del reato. Solo in presenza di tali elementi, debitamente motivati, la circostanza aggravante della minorata difesa per età avanzata della vittima può ritenersi integrata. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 06/02/2020 la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza e…

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