Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35987 del 13 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35987PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso è configurabile anche con riferimento a sodalizi criminosi a matrice straniera che, pur senza assumere il controllo di tutti coloro che lavorano o vivono in un determinato territorio, perseguano la finalità di assoggettare al proprio potere criminale un numero indeterminato di persone appartenenti ad una determinata comunità, avvalendosi di metodi tipicamente mafiosi e della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo per realizzare la condizione di soggezione ed omertà delle vittime. A tal fine, non è necessaria la prova che l'impiego della forza intimidatoria del vincolo associativo sia penetrato in modo massiccio nel tessuto economico e sociale del territorio di elezione, essendo sufficiente la prova di tale impiego munito della connotazione finalistica richiesta dalla norma incriminatrice. Ciò che caratterizza l'associazione di tipo mafioso rispetto all'associazione per delinquere semplice è la sua capacità di proiettarsi verso "l'esterno", per il suo radicamento nel territorio in cui alligna e si espande, per l'assoggettamento e l'omertà che è in grado di determinare diffusivamente nella collettività insediata nell'area di operatività del sodalizio. Ai fini della configurabilità del delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, la partecipazione postula un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare non già uno "status" di appartenenza, bensì un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'agente "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini. La consumazione di reati fine dell'associazione non è condizione sufficiente né essenziale per la dimostrazione della partecipazione, ma le modalità di commissione di tali reati possono avere rilevante portata dimostrativa del delitto associativo, soprattutto nei casi in cui le forme di manifestazione del reato abbiano raggiunto, per la loro intrinseca peculiarità, una notoria cifra di attribuibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catania del 8/03/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandrina Tudino;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Picardi Antonietta, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'…

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