Cassazione penale Sez. I sentenza n. 53537 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53537PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è soggetta a una duplice presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza, che può essere superata solo con l'acquisizione di elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con altre misure meno afflittive. Né la durata della custodia cautelare già subita, né l'entità della pena detentiva irrogata, in assenza di tali elementi specifici, sono di per sé sufficienti a far ritenere venute meno o attenuate le esigenze cautelari, dovendosi applicare la misura più grave prevista dalla legge. L'interpretazione della nozione di "pena applicata" ai fini dell'applicazione dell'art. 275, comma 2-bis, c.p.p. deve essere effettuata sulla base del testo vigente al momento della decisione, che fa riferimento alla pena "irrogata" con la sentenza di condanna, e non alla pena residua da espiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 351/2014 TRIB. LIBERTA' di ANCONA, del 12/08/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata limitatamente alle esigenze cautelari.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 12 agosto 2014, il Tribun…

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