Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28993 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28993PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel procedimento di prevenzione, può confermare l'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso, anche in presenza di precedenti provvedimenti giudiziari favorevoli all'interessato, purché la motivazione del provvedimento impugnato dia conto in modo adeguato delle ragioni per le quali tali precedenti provvedimenti non sono ritenuti ostativi all'attualità della pericolosità sociale e alla conseguente applicazione delle misure di prevenzione. In particolare, il giudice di legittimità può ritenere sufficiente la motivazione che, pur in modo sintetico, spieghi le ragioni per le quali i precedenti provvedimenti favorevoli all'interessato non escludono l'attualità della pericolosità sociale, in quanto il loro esito è stato influenzato da fattori contingenti e non dalla definitiva esclusione della pericolosità. Inoltre, il giudice di legittimità può confermare la confisca di specifici beni, anche in presenza di deduzioni difensive sulla loro provenienza lecita, purché la motivazione del provvedimento impugnato dia conto in modo adeguato delle ragioni per le quali tali deduzioni non sono ritenute idonee a superare il quadro indiziario di illiceità della loro acquisizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CITTERIO Carl - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 60/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 30/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

lette le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA con il rigetto.

CONSIDERATO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Catania con decreto in data 30/10/2013 ha confermato il decreto del locale Tribunale del 29/3/2013, con il quale e' stata applicata la misura di prevenzione personale della sorvegli…

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