Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29090 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29090PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La circostanza aggravante dei futili motivi, prevista dall'art. 61 n. 1 c.p., ha natura prettamente soggettiva e richiede che il giudizio sulla futilità del motivo sia ancorato agli elementi concreti della fattispecie, tenendo conto delle connotazioni culturali del soggetto giudicato, del contesto sociale e del particolare momento in cui il fatto si è verificato, nonché dei fattori ambientali che possano avere condizionato la condotta criminosa. Il giudizio sulla futilità del motivo non può essere astrattamente riferito a un comportamento medio di una persona, ma deve valutare la sproporzione tra il motivo, inteso come antecedente psichico della condotta, e l'azione delittuosa realizzata, senza prescindere dalle vantazioni contestualmente operate e afferenti non solo ai già sussistenti contrasti, ma al contesto in cui lo screzio-litigio si è verificato, le parole offensive sono state esteriorizzate e il disagio-frustrazione si è determinato nell'imputato. Ove il contesto risulti provocatorio, può trovare applicazione l'art. 597 comma 5 c.p.p., che consente al giudice d'appello l'adozione delle statuizioni più favorevoli all'imputato, tra cui il riconoscimento di una o più circostanze attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 79/2009 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI, del 15/12/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 13/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

udito il Procuratore Generale Dott. TINDARI BAGLIONE, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (…

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