Il provvedimento amministrativo di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per conversione da lavoro subordinato a lavoro autonomo è illegittimo per carenza di istruttoria e motivazione qualora l'amministrazione abbia erroneamente affermato la fittizietà della residenza indicata dal richiedente, senza tenere conto della documentazione prodotta a comprova della effettiva e continuativa dimora presso l'indirizzo comunicato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento impugnato, in quanto l'erronea valutazione dell'elemento della residenza, essenziale ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno, inficia la legittimità dell'atto e non consente di ritenere integrati i presupposti per il diniego. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a riesaminare la posizione del richiedente, valutando correttamente la documentazione prodotta a comprova della residenza effettiva e continuativa, al fine di adottare un nuovo provvedimento conforme ai principi di correttezza e buona amministrazione.