Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15805 del 15 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15805PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono costituire da sole il fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, senza che sia necessario il riscontro con ulteriori prove testimoniali dal contenuto identico. Infatti, la regola di cui all'art. 192, comma 3, c.p.p. non si applica alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste a base della decisione di condanna, a condizione che il giudice motivi in modo più penetrante e rigoroso circa la loro attendibilità, rispetto a quanto richiesto per le deposizioni di qualsiasi altro testimone. Pertanto, il mancato riscontro delle dichiarazioni della persona offesa con le testimonianze di altri soggetti non comporta necessariamente l'insufficienza o la contraddittorietà della prova, essendo sufficiente che il giudice, attraverso un'adeguata motivazione, abbia accertato la credibilità soggettiva del dichiarante e l'attendibilità intrinseca del suo racconto. Inoltre, la verifica della credibilità della persona offesa non deve tradursi nell'individuazione di prove dotate di autonoma efficacia dimostrativa, in quanto ciò vanificherebbe la rilevanza probatoria delle sue dichiarazioni. In conclusione, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1601/2012 CORTE APPELLO di BARI, del 13/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/0112016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona dei Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 13/10/2014 la Corte d'appello di Bari ha confermato la decisione di primo grad…

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