Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24156 del 5 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24156PEN

Massima

Il giudice di legittimità, in tema di misure di prevenzione, può sindacare il provvedimento della corte d'appello che decide sull'ammissione al controllo giudiziario ex art. 34-bis, comma 6, d.lgs. n. 159/2011 solo per violazione di legge, essendo esclusa la deducibilità dell'illogicità manifesta. Il ricorso per cassazione è ammissibile unicamente per motivazione inesistente o meramente apparente, quando il decreto omette del tutto di confrontarsi con un elemento potenzialmente decisivo nel senso che, singolarmente considerato, sarebbe tale da poter determinare un esito opposto del giudizio. La motivazione del provvedimento impugnato deve ritenersi adeguata e congrua quando, pur respingendo le doglianze difensive, dà conto delle ragioni poste a fondamento della decisione senza pretermettere elementi decisivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS A.Maria - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), in proprio e quale legale rappresentante della ditta individuale (OMISSIS);
2. (OMISSIS), quale legale rappresentante p.t. della (OMISSIS) s.r.l..
avverso il decreto emesso dalla Corte di Appello di Torino in data 3/10/2022;
Visti gli atti, il decreto impugnato e i ricorsi;
udita la relazione del Cons. Anna Maria De Santis;
letta la requisitoria del Sost. Proc.Gen., Dott. Giovanni Di Leo, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO

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