Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25035 del 16 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25035PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese in un procedimento per reati sessuali, deve effettuare un'analisi penetrante e rigorosa della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza la necessità di riscontri estrinseci, purché la motivazione sia adeguata e non manifesti vizi logici. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili, possono costituire da sole la prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di altri elementi di riscontro, atteso che in tali reati la testimonianza della vittima rappresenta spesso l'unica fonte di convincimento del giudice. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, deve indicare puntualmente le emergenze processuali determinanti per la formazione del suo convincimento, consentendo l'individuazione dell'iter logico-giuridico seguito, senza che sia necessaria l'esplicita confutazione di ogni specifica deduzione difensiva, essendo sufficiente una ricostruzione complessiva dei fatti che conduca implicitamente al rigetto di tali deduzioni. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può sindacare tale valutazione di merito, se adeguatamente motivata e non manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2557/2011 CORTE APPELLO di BRESCIA del 13/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SOCCI ANGELO MATTEO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI NARDO MARILIA che ha concluso per: "Inammissibile".
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza della Corte di appello di Brescia, del 13 novembre 2014, di conferma della decisione del trib…

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