Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1116 del 13 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1116PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. può essere integrato anche attraverso condotte di molestie e minacce indirizzate non solo direttamente alla vittima, ma anche a persone a lei vicine, come familiari o amici, qualora tali condotte siano idonee a provocare nella vittima un grave stato di ansia e paura per la propria incolumità, ovvero a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. A tal fine, non è necessario che le condotte si manifestino in una prolungata sequenza temporale, essendo sufficiente anche la reiterazione di soli due atti, purché idonei a cagionare gli eventi alternativi previsti dalla norma incriminatrice. Inoltre, ai fini della prova dello stato di ansia o paura denunciato dalla vittima, il giudice può fare riferimento anche a massime di esperienza, senza necessità di una specifica perizia medica che accerti uno stato patologico. Infine, la valutazione complessiva della condotta dell'agente, anche se non direttamente rivolta alla vittima, deve tenere conto della sua idoneità a provocare nella stessa gli effetti destabilizzanti richiesti dalla fattispecie, senza sottovalutarne la portata persecutoria, come ad esempio nel caso di minacce di morte, anche se rivolte a soggetti diversi dalla vittima principale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico Vittor - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) - parte civile;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) - parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso la sentenza del 15/10/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. DALL'OLIO MARCO, che ha c…

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