Il reato di diffamazione si estingue per morte dell'imputato, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. Il principio di personalità della responsabilità penale, sancito dall'art. 27 Cost., impedisce che il procedimento penale e la relativa sanzione possano proseguire o essere applicati nei confronti di un soggetto deceduto, in quanto la morte dell'imputato determina l'estinzione del reato e fa venir meno l'interesse pubblico alla punizione. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, non potendo più essere pronunciata alcuna pronuncia di merito nei confronti della persona deceduta. Tale soluzione, conforme ai principi costituzionali e ai canoni del giusto processo, tutela la dignità della persona e impedisce che il procedimento penale produca effetti nei confronti di un soggetto ormai scomparso, assicurando il rispetto della personalità e della presunzione di non colpevolezza anche oltre la morte dell'imputato.