Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 987 del 2013

ECLI:IT:TARBS:2013:987SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, la quale, con apposita dichiarazione, abbia manifestato di non avere più interesse all'annullamento degli atti impugnati. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese di giudizio, attesa la fondatezza dell'eccezione di inammissibilità per carenza di interesse, in considerazione della natura non immediatamente lesiva degli atti impugnati. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato con espressa dichiarazione, determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente condanna alle spese, in ragione della fondatezza dell'eccezione di inammissibilità sollevata dalla controparte. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo l'instaurazione o la prosecuzione di giudizi privi di utilità per il ricorrente. La massima valorizza altresì il ruolo del giudice amministrativo, il quale è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso non appena venga meno l'interesse della parte ricorrente, evitando così un inutile dispendio di attività processuale. Il principio enunciato trova applicazione ogni qualvolta il ricorrente manifesti, in modo inequivocabile, la cessazione del proprio interesse all'annullamento degli atti impugnati, indipendentemente dalle ragioni che abbiano determinato tale mutamento di posizione.

Sentenza completa

N. 00226/2009
REG.RIC.

N. 00987/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00226/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 226 del 2009, proposto da:
Italcogim Reti s.p.a. ed Erogasmet s.p.a., rappresentate e difese dagli avv. Fabio Todarello e Giuseppe Fuda, domiciliate ex lege presso la segreteria del T.A.R., in Brescia, via Carlo Zima, 3;

contro

Comune di Chiuduno, rappresentato e difeso dall'avv. Gaspare Bertolino, presso il cui studio, in Brescia, via Malta, 7/C, è elettivamente domiciliato;

per l'annullamento

del bando di gara per affidamento tramite procedura ristretta del servizio di distribuzione del gas naturale nel territorio del Comune di Chiuduno, pubblicato…

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