Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35880 del 16 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35880PEN

Massima

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L'immunità giudiziale di cui all'art. 598 c.p. si applica quando le espressioni offensive pronunciate dall'avvocato nel corso dell'arringa difensiva, pur essendo lesive dell'onore e del decoro della persona offesa, risultano logicamente connesse e strumentali alla tesi difensiva e alla verifica dell'attendibilità della persona offesa, rientrando pertanto nell'ambito dell'oggetto del procedimento. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale nesso logico-causale, effettua un apprezzamento di fatto incensurabile in sede di legittimità, purché congruamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di L'AQUILA;

2) PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI VASTO;

nei confronti di:

1) MO. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/04/2008 del GIUDICE DI PACE di VASTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE Andrea;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso p…

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