Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35979 del 20 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35979PEN

Massima

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Il giudicato penale, quale espressione del principio di certezza del diritto, non può essere rimosso mediante l'istituto della revisione se non nei casi tassativamente previsti dalla legge, ossia quando emergano nuovi elementi di prova estranei e diversi da quelli già valutati nel processo conclusosi con sentenza definitiva. La revisione non costituisce un'impugnazione tardiva che consente di dedurre in ogni tempo ciò che non è stato rilevato o dedotto nel precedente giudizio, ma rappresenta un mezzo straordinario di impugnazione volto a dare priorità all'esigenza di giustizia sostanziale rispetto a quella di certezza dei rapporti giuridici, purché sulla base di elementi di indagine diversi da quelli già compresi nel processo conclusosi con il giudicato. Pertanto, la mera rilettura o diversa valutazione degli atti processuali già esaminati non è sufficiente a giustificare l'accoglimento di una richiesta di revisione, essendo necessario il sopravvenire di nuove prove che dimostrino l'erroneità della condanna pronunciata in conseguenza di falsità in atti o in giudizio ovvero di altro reato previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/09/2016 della Corte d'appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BASSI Alessandra;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimen…

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