L'amministrazione è tenuta a concludere ogni procedimento amministrativo entro il termine perentorio previsto dalla legge, salvo i casi di sospensione o interruzione espressamente disciplinati, essendo il rispetto dei termini procedimentali un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico a garanzia dell'effettività e della pienezza della tutela giurisdizionale. Pertanto, il mancato rispetto del termine perentorio per la conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (VIA), previsto dall'art. 19 del d.lgs. n. 152/2006, comporta l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato dall'amministrazione, anche ai fini di un eventuale successivo giudizio risarcitorio, ferma restando la riserva della delibazione sulla domanda risarcitoria al separato momento cognitivo, nel quale potranno essere valutate le specifiche circostanze addotte dall'amministrazione a giustificazione del ritardo, quali la complessità dell'istruttoria, il numero di domande presentate e il periodo emergenziale.