Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24144 del 30 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24144PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato può essere accertata sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, anche in assenza di una confessione o di dichiarazioni esplicite da parte dello stesso. Gli indizi, per essere ritenuti idonei a fondare una pronuncia di condanna, devono corrispondere a dati di fatto certi, non consistenti in mere ipotesi o congetture, e devono essere gravi, precisi e concordanti, cioè convergenti verso l'identico risultato. Il silenzio serbato dall'imputato nel corso del procedimento non può essere considerato di per sé un elemento di prova a suo carico, in quanto l'esercizio della facoltà di non rispondere non può essere valorizzato negativamente ai fini della decisione. Tuttavia, in assenza di una alternativa spiegazione dei fatti fornita dall'imputato, il giudice può legittimamente fondare la propria decisione di condanna sul complesso degli elementi indiziari, purché gli stessi siano dotati dei requisiti di gravità, precisione e concordanza richiesti dalla legge. Il sindacato della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza non può sconfinare nel merito della valutazione probatoria, essendo limitato al controllo della persistenza di una motivazione effettiva, logica e coerente, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2018 della Corte d'appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 14 maggio 2018, la Corte d'appello di Genova, giudicando sul gravame proposto dall'odiern…

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