Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7831 del 28 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:7831PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudicato cautelare, fondato sul principio del ne bis in idem di cui all'art. 649 c.p.p., impedisce la revoca della misura cautelare disposta con precedente ordinanza, salvo il sopravvenire di un apprezzabile mutamento del fatto. Pertanto, il tribunale del riesame, nel valutare l'istanza di revoca, deve verificare se siano emersi nuovi elementi idonei a modificare il quadro indiziario originariamente ritenuto sussistente, senza poter riesaminare nel merito la valutazione già compiuta in sede di applicazione della misura cautelare. La motivazione del tribunale del riesame deve dare conto in modo logico e coerente dell'assenza di un siffatto mutamento, senza che assumano rilievo doglianze generiche o argomentazioni difensive già disattese in precedenza. Ciò vale anche con riferimento a singoli capi di imputazione, laddove la misura cautelare sia stata applicata in relazione all'intero compendio probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefa - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 40/2011 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 18/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario di inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

(OMISSIS) ricorre a mezzo del proprio difensore, avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame…

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