Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41701 del 15 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41701PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa posta in essere dall'agente è idonea a coartare la volontà della parte offesa, inducendola a consegnare una somma di denaro o altra utilità, a prescindere dall'effettiva intimidazione subita dalla vittima. La gravità della minaccia, anche se non concretamente realizzata, è sufficiente a integrare l'elemento oggettivo del reato, purché finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto patrimoniale. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare la gravità del fatto e la personalità dell'imputato, senza che sia necessario un analitico esame di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., essendo sufficiente la motivazione relativa a quelli ritenuti prevalenti. Le circostanze attenuanti, come quella della particolare tenuità del danno o del contributo marginale del concorrente, sono rimesse alla valutazione discrezionale del giudice di merito, censurabile in sede di legittimità solo in caso di vizi logico-giuridici. La giustificazione dell'imputato di aver agito per reperire somme di denaro per il sostentamento della famiglia non integra i motivi di particolare valore morale o sociale previsti dall'art. 62 c.p., comma 1, n. 1, essendo necessario che si tratti di ragioni avvertite come tali dalla prevalente coscienza collettiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. TI. AN. N. IL (OMESSO);

2) ZA. CR. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 978/2009 CORTE APPELLO di MESSINA, del 15/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i mo…

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