Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1760 del 14 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1760PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta falsamente l'adempimento di un ordine di demolizione di un abuso edilizio, anche se indotto in errore dal privato, commette il reato di falso ideologico, in quanto la sua attestazione deve essere conforme al vero indipendentemente dalla condotta del privato. Il dolo del pubblico ufficiale è generico, essendo sufficiente la volontà di redigere un atto non veritiero, a prescindere dalle ragioni addotte per giustificare l'errore, come l'urgenza, la carenza di personale o l'imprecisione dell'ordinanza, le quali non possono essere considerate cause di giustificazione. Inoltre, il contributo del privato alla falsa attestazione, anche se indiretto, integra il concorso nel reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale. La prescrizione del reato non opera in presenza di sospensioni del termine dovute a impedimenti o richieste degli imputati o dei difensori, anche in sede di giudizio di legittimità, rendendo irrilevante il decorso del tempo ai fini della punibilità. Infine, la modifica dell'imputazione nei confronti del privato, da reato proprio a reato comune, non comporta l'obbligo di una nuova pronuncia in dispositivo, essendo sufficiente la condanna per il medesimo fatto di falso ideologico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RA. GI., N. IL (OMESSO);

SC. AN., N. IL (OMESSO);

S. G., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/03/2006 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere DR. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del S.P.G., Dr. D'ANGELO;

udito il difensore, avv. CARONE.

RITENUTO IN FATTO…

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