Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3237 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:3237SENT

Massima

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La misura interdittiva antimafia, prevista dagli artt. 84, comma 4, e 91, comma 5, del d.lgs. n. 159/2011, può essere adottata dal Prefetto sulla base di elementi gravi, precisi e concordanti, anche in assenza di accertamenti definitivi in sede penale, quando emergano sufficienti indizi di pericolo di infiltrazione mafiosa nell'attività imprenditoriale, secondo una valutazione complessiva e unitaria fondata sulla logica del "più probabile che non". Tale valutazione discrezionale, finalizzata alla tutela anticipata dell'ordine e della sicurezza pubblica, prescinde dall'accertamento di singole responsabilità penali e si basa su un quadro indiziario sintomatico di possibili tentativi di condizionamento mafioso, senza necessità di un nesso di causalità certo e diretto tra la condotta criminosa e l'impresa interessata. L'informativa interdittiva antimafia, pertanto, non costituisce una sanzione accessoria di natura penale, ma una misura cautelare di polizia, la cui legittimità non è inficiata dalla mancata irrevocabilità della sentenza penale di condanna posta a suo fondamento, né dalla circostanza che il reato contestato non fosse originariamente contemplato tra quelli considerati "reati spia" ai fini antimafia. Ai fini del recupero delle somme erogate a titolo di agevolazione economica, l'art. 94, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011 impone di salvaguardare il valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute, in ragione delle utilità conseguite, che vanno accertate dalla pubblica amministrazione in termini di effettività, anche in considerazione del carattere di mutuo a comunione di scopo che connota il rapporto tra concedente e beneficiario.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/06/2017

N. 03237/2017 REG.PROV.COLL.

N. 04773/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4773 del 2016, proposto da:
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Abbamonte in Napoli, viale Gramsci, 16;

contro

Ministero dell'Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, in persona dei rispettivi Ministri pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11;

nei confronti di

-OMISSIS-, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

del d.d.g. del Ministero dello svilupp…

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