Il reato di falso documentale ex art. 497-bis c.p. si estingue per prescrizione quando, in assenza di cause di sospensione del termine, il periodo massimo di sette anni e sei mesi decorrente dalla commissione del fatto sia maturato prima della pronuncia della sentenza definitiva, senza che sia necessario accertare l'effettiva sussistenza del reato o la sua attribuibilità all'imputato. In tali casi, il giudice è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente al reato prescritto, eliminando la relativa pena e rideterminando il trattamento sanzionatorio complessivo per i restanti reati accertati. La valutazione della sussistenza del reato e della sua attribuibilità all'imputato, in assenza di una evidente prova della loro insussistenza, non può condurre ad una pronuncia assolutoria nel merito ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, ma solo all'annullamento della sentenza per intervenuta prescrizione.