Il Comune, decorso il termine di trenta giorni per l'esercizio del potere inibitorio in ordine a una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) in materia edilizia, può comunque procedere all'annullamento d'ufficio del provvedimento di accoglimento della SCIA, sussistendone le ragioni di interesse pubblico e nel rispetto di un termine ragionevole, comunque non superiore a diciotto mesi, valutando gli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Tuttavia, il provvedimento di annullamento deve essere adeguatamente motivato in relazione a tali presupposti, pena l'annullamento giurisdizionale dello stesso per difetto di motivazione. Il Comune, pertanto, pur potendo accertare la contrarietà della SCIA alla normativa urbanistico-edilizia, deve comunque indicare le specifiche ragioni di interesse pubblico che giustificano l'esercizio del potere di autotutela e valutare gli interessi dei soggetti coinvolti, al fine di adottare un provvedimento legittimo e proporzionato.