La contestazione di circostanze aggravanti a effetto speciale, che comportano un aumento di pena superiore a un terzo, determina il prolungamento del termine di prescrizione del reato, il quale non può ritenersi maturato fino alla scadenza del nuovo termine prescrizionale, calcolato in base alla pena edittale massima prevista per il reato contestato con le aggravanti. Il principio di diritto espresso nella sentenza è che la presenza di circostanze aggravanti a effetto speciale, che comportano un aumento di pena superiore a un terzo, incide sul termine di prescrizione del reato, facendolo slittare in avanti nel tempo. Pertanto, il termine prescrizionale non può essere considerato maturato fino alla scadenza del nuovo termine calcolato sulla base della pena edittale massima prevista per il reato contestato con le aggravanti. Questo principio è applicabile a tutti i casi analoghi in cui siano contestate circostanze aggravanti a effetto speciale che determinino un aumento di pena superiore a un terzo, indipendentemente dai dettagli specifici del caso concreto esaminato dalla sentenza.