Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1021 del 2021

ECLI:IT:TARCZ:2021:1021SENT

Massima

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La sospensione della licenza per lo svolgimento di servizi di vigilanza privata può essere legittimamente disposta dall'Autorità di Pubblica Sicurezza qualora emergano persistenti irregolarità amministrative e gestionali, in particolare in relazione al mancato pagamento di ratei stipendiali e dell'equivalente dei permessi non goduti dai dipendenti, in quanto tali inadempimenti incidono sulla sicurezza delle guardie particolari giurate e sulla qualità dei servizi resi, costituendo presupposto per la revoca o sospensione della licenza ai sensi dell'art. 257-quater del R.D. 635/1940. La valutazione della sussistenza di tali irregolarità e della proporzionalità della sanzione della sospensione spetta all'Autorità amministrativa, la quale non è tenuta a dimostrare anche eventuali deficit gestionali e operativi nell'esercizio dell'attività, essendo sufficiente l'accertamento del mancato rispetto degli obblighi previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore nei confronti dei dipendenti. Pertanto, la sospensione della licenza per un periodo di 45 giorni, disposta al fine di consentire il superamento delle criticità riscontrate, non appare irragionevole né sproporzionata. Inoltre, la successiva revoca del provvedimento di sospensione, intervenuta a seguito dell'adempimento degli obblighi da parte dell'istituto di vigilanza, non esclude la possibilità per il giudice di valutare la fondatezza originaria del ricorso ai fini della regolazione delle spese processuali, potendo comunque disporre la compensazione delle stesse in presenza di giustificati motivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/05/2021

N. 01021/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00005/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Cosenza, via Misasi 80/D;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Cosenza, Questura di Cosenza, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliataria ex lege in Catanzaro, via G. ((omissis)), 34;

per l'annullamento

DEL PROVVEDIMENTO …

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