Il vincolo idrogeologico, istituito anteriormente alla realizzazione di un'opera edilizia abusiva, comporta l'inedificabilità assoluta dell'area e l'impossibilità di sanare l'abuso ai sensi della legge n. 326/2003, in quanto l'opera non rientra tra gli interventi minori esonerati dall'obbligo di acquisizione del preventivo nulla osta. Pertanto, il diniego di condono edilizio è legittimo, non essendo sufficiente il mero parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, in quanto l'abuso ricade nella "Tipologia 1" di cui alla legge n. 326/2003, non suscettibile di sanatoria. Il giudice di merito correttamente ha ritenuto non condonabile il manufatto realizzato in violazione del vincolo idrogeologico, essendo tale vincolo anteriore all'esecuzione dell'opera e non rientrante tra quelli indicati all'art. 32, comma 2, della legge n. 47/1985 per i quali è sufficiente il parere dell'autorità preposta.