Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 533 del 15 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:533CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, dichiara inammissibile il ricorso per cassazione che non contenga la formulazione espressa del quesito di diritto ai sensi dell'art. 366-bis c.p.c., comma 1, né la chiara indicazione del fatto controverso e dei vizi logici della motivazione, come richiesto dal comma 2 del medesimo articolo. Tale requisito di ammissibilità del ricorso per cassazione riveste carattere formale e non può essere desunto implicitamente dal complesso del motivo di impugnazione. Parimenti, la formulazione tardiva del quesito di diritto nella memoria ex art. 380-bis c.p.c. non è idonea a sanare l'originaria carenza, essendo il ricorso la sede propria e tempestiva per tale adempimento. L'omissione di tali elementi essenziali comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con condanna della parte soccombente alle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. MIGLIUCCI Emilio - Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 12536/2008 proposto da:

BE. IT. , SP. GI. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA F. CONFALONIERI 5, presso lo studio dell'((omissis)), che li rappresenta e difende unitamente all'avvocato DOLCINI PIER GIUSEPPE, giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrenti -

contro

FA. GI. , IN. SU. AN. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA SALARIA 72, presso lo studio dell…

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