Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28537 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28537PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, costringe la vittima a compiere atti di disposizione patrimoniale al fine di conseguire un ingiusto profitto, anche se rivolto nei confronti di soggetti estranei al rapporto obbligatorio sottostante. Ai fini della distinzione tra il reato di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è determinante l'elemento psicologico: nel primo caso l'agente agisce con la consapevolezza dell'ingiustizia del profitto perseguito, mentre nel secondo opera nella ragionevole convinzione di esercitare un proprio diritto, ancorché in concreto infondato. Pertanto, quando la condotta minatoria o violenta è rivolta non solo al debitore ma anche a terzi estranei al rapporto obbligatorio, al fine di ottenere il pagamento del debito, si configura il reato di estorsione, anche se il credito vantato dall'agente sia in astratto giudizialmente tutelabile. Inoltre, le plurime iniziative intimidatorie o violente, finalizzate al conseguimento della medesima pretesa estorsiva, integrano un'unica azione delittuosa, pur caratterizzata da una pluralità di episodi, qualora siano sorrette da un'unica e continua determinazione sotto il profilo del movente. Il giudice di merito, nel negare le attenuanti generiche, può legittimamente valorizzare la gravità oggettiva dei fatti e la condotta processuale non collaborativa dell'imputato, senza essere tenuto a esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Milano del 2.10.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il PM, in persona del Dott. Baldi Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi gli Avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso …

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