Il pubblico ufficiale che accede abusivamente a un sistema informatico riservato, pur essendo legittimato all'accesso per ragioni inerenti il proprio servizio, risponde penalmente per il reato di accesso abusivo a sistema informatico ai sensi dell'art. 615-bis c.p. Tuttavia, qualora i fatti siano estinti per intervenuta prescrizione, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in applicazione del principio di diritto secondo cui l'estinzione del reato per prescrizione comporta l'annullamento della sentenza impugnata senza rinvio. Il pubblico ufficiale che accede abusivamente a un sistema informatico riservato, pur essendo legittimato all'accesso per ragioni inerenti il proprio servizio, risponde penalmente per il reato di accesso abusivo a sistema informatico ai sensi dell'art. 615-bis c.p. Ciò in quanto l'autorizzazione all'accesso per ragioni di servizio non esclude la configurabilità del reato, qualora l'accesso avvenga per finalità estranee o abusive rispetto ai doveri d'ufficio. Tuttavia, qualora i fatti siano estinti per intervenuta prescrizione, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in applicazione del principio di diritto secondo cui l'estinzione del reato per prescrizione comporta l'annullamento della sentenza impugnata senza rinvio, in quanto l'accertamento della responsabilità penale perde di rilevanza giuridica.