Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2636 del 22 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2636PEN

Massima

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Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulla recidiva reiterata, previsto dall'art. 69 c.p., comma 4, rientra nell'ambito delle scelte discrezionali del legislatore e non determina una manifesta sproporzione del trattamento sanzionatorio, in quanto si limita a valorizzare, in misura contenuta, la componente soggettiva del reato, qualificata dalla plurima ricaduta del reo in condotte trasgressive di precetti penalmente sanzionati. Tale deroga alla ordinaria disciplina del bilanciamento delle circostanze, pur incidendo sulla determinazione della pena, non viola i principi costituzionali di eguaglianza, legalità e finalità rieducativa della pena, salvo il caso di soluzioni palesemente irragionevoli o arbitrarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso la sentenza della Corte d'appello di Bari, seconda sezione penale, n. 1666/2009, in data 09/07/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Andrea Pellegrino;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Molino Pietro che ha concluso chiedendo l'annullament…

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